L’occhio-faina dove s’aggira prende
di sguincio: case entro case
cose dentro le cose
vai al lavoro
e questa è la curva che porta via
questa è la strada del bagnato e della bruma del giorno che si leva
questa la periferia dove ogni metro è centro
di giardini e di angolati dolori e pensieri
quando sotto il quarto ponte da molto lontano dai profondi
monti
va la potenza del perduto
irruenza dell’anima perduta
sotto il ponte guardi
l’anima passare
perduta blu
degli dei
antichi
e vederla qui sotto come se ti investisse
ma è solo acqua cupa che scorre e fa onde - attento
allo spigolo dell’arcata alle minime creste al quarto
ponte dell’invisibile
mercoledì 23 marzo 2011
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